lunedì 14 dicembre 2009

L'alfabeto di Ivan

Lista 1

Anouilh Jean - Antigone
Brecht Bertolt - Antigone
Calvino Italo - Se una notte d'inverno un viaggiatore
Dostoevskij Fëdor Michailovič - L'idiota
Epicuro - Lettera sulla felicità
Frayn Michael - Copenaghen
Gadda Carlo Emilio - Quer pasticciaccio brutto de via Merulana
Huxley Aldous - Il mondo nuovo. Ritorno al mondo nuovo
Ionesco Eugène - La cantatrice calva
Johnson Steven - Tutto quello che fa male ti fa bene
Krylov Ivan Andreevič - Favole
Le Clézio Jean-Marie Gustave - Il verbale
Marani Diego - L'ultimo dei Vostiachi
Nabokov Vladimir - La vera vita di Sebastian Knight
Orczy Emma - Primula Rossa
Perec Georges - La vita istruzioni per l'uso
Queneau Raymond - Il diario intimo di Sally Mara
Richler Mordecai - La versione di Barney
Stoker Bram - Dracula
Tasso Torquato - Gerusalemme liberata
Unamuno Miguel de - Nebbia
Vitale Serena - Il bottone di Puškin
Wilde Oscar - Il fantasma di Canterville
X (PASSO) Shakespeare William - Molto rumore per nulla
Youcenar Marguerite - L'opera al nero
Zeise Franz - Don Juan Tenorio

SFIDA VINTA!!!


Lista 2

Allain Marcel e Souvestre Pierre - Fantômas
Burgess Anthony - Il seme inquieto
Chamisso Adelbert von - Storia straordinaria di Peter Schlemihl
Dunn Mark - Lettere. Fiaba epistolare in lipogrammi progressivi
Eco Umberto - Diario minimo
Fink Eugen - Oasi del gioco
Golding William - Il Signore delle Mosche
Hoffmann Ernst Theodor Amadeus - L'elisir del diavolo
Ibsen Henrik - Spettri
Joyce James - Dedalus
Kipling Rudyard - Il libro della giungla
Lewis Matthew Gregory - Il monaco
Mann Thomas - I Buddenbrook
Negroponte Nicholas - Essere digitali
Orwell George - La fattoria degli animali
Paasilinna Arto - Il figlio del dio del tuono
Quevedo Francisco de - Vita del pitocco
Rigotti Eddo; Cigada, Sara - La comunicazione verbale
Salgari Emilio- I misteri della jungla nera
Thomas d'Inghilterra - Tristano e Isotta
Uhlman Fred - L'amico ritrovato
Vila-Matas Enrique - L'assassina letterata
Wieland Christoph Martin - Alcesti
X (PASSO) Euripide - Alcesti
Yourcenar Marguerite - Il mistero di Alcesti
Zamponi Ersilia - Calicanto

4 commenti:

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  2. Antigone (Anouilh)

    Un plauso a questa rielaborazione in chiave moderna - siamo nel 1942, e sigarette e automobili sono corredo della scena - dell'Antigone; Anouilh dimostra di aver compreso che la scrittura sofoclea non gira attorno all'unico perno della figlia di Edipo, bensì anche attorno al dramma personale di Creonte, non esitando a mettere in scena il precario equilibrio che si crea tra le due magistrali figure evocate: ma la tragicità non è il conflitto irresolubile di Sofocle, bensì uno scontro di paradosso e ironia.
    L'onesto lavoratore Creonte e l'irrazionale Antigone, del resto, non sono sofoclei; sono nuovi personaggi, fisicamente e psicologicamente, e tali sono Ismene (la bella e frivola Ismene) ed Eteocle e Polinice (i due fratelli, poco di buono l'uno come l'altro) - Polinice che, del resto, sarà solo un pretesto: è chiaro, e Maria Grazia Ciani non manca di osservarlo nella sua Introduzione: «Antigone si batte per Antigone, e Creonte lo sa quando demolisce implacabilmente tutte le ragioni che la inducono a perseverare ostinatamente nei suoi propositi ribelli. Se la sepoltura è un rito vano, se il fratello è un miserabile, perché dunque quel gesto, e per chi?».
    La risposta viene direttamente da Antigone: «Per me»; la bambina muore per sé, martire assurda e innocente «che sfida i regimi totalitari in nome di una pietas universale che si estende dai fratelli di sangue a tutti gli uomini sentiti come fratelli, superando così ogni ethos tribale-nazionale» (Magris).

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  3. Antigone (Brecht)

    L'Antigone di Brecht è un lavoro dignitoso, seppure monodimensionale - questi personaggi sono inequivocabili: il cattivo Creonte, tiranno, nel senso moderno della parola, senza uno scrupolo, fautore di una guerra per la ricchezza e il prestigio; Eteocle e Polinice sono morti in guerra o a causa di essa, non più l'uno contro l'altro, ma uccisi dalle smanie di un sovrano ingiusto; Antigone è la paladina della libertà, vittima già spacciata della disumanità del "Feldherr" Creonte.
    Un conflitto senza ambiguità che si risolve dunque in un'esposizione blanda dell'imperialismo moderno; Sofocle è spesso ripreso, ma il suo mondo fatto di dèi e di sacrifici, di sentimenti e di lotte non esiste più, superato dalla volontà di un dominatore che non accetta ostacoli di alcun tipo sul proprio cammino - figli, nipoti o indovini che siano.

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  4. Se una notte d'inverno un viaggiatore (Calvino)

    Come sempre, i migliori commenti su Calvino provengono dalla stessa penna dell'autore.
    Eppure non è nell'ottima Presentazione, e nemmeno in una delle tante conferenze citate e riportate in questo e altri testi ch'egli tocca l'anima del suo Se una notte d'inverno un viaggiatore - almeno, non nella misura in cui, a pag. 83 del libro stesso, raggiunge la sua forma più fondamentale:

    c'è una cosa che è lì, una cosa fatta di scrittura, un oggetto solido, materiale, che non si può cambiare, e attraverso questa cosa ci si confronta con qualcos'altro [...].

    Ed è attraverso questa cosa di scrittura che Calvino si è confrontato con gli altri sé, scrittori alternativi e immaginari presentati con sommo piacere al Lettore - alla cui voluttà l'Autore dedica questo meraviglioso gioco.

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